RINVIATA CAUSA NEVE

Domenica 24 Febbraio 2013

RINVIATA CAUSA NEVE


Arcisate - Tremona

distanza: 45 km        dislivello accumulato: 650 m        difficoltà tecnica: MC / MC       
Organizzazione: CAI Varese        Capogita: Corrado

Obbligatorio casco, consigliati occhiali.



Ritrovo: ore 9 da Arcisate, via Cavour in corrispondenza del parcheggio sterrato presso il parco Lagozza. 

Come raggiungere le partenza: provenendo da Varese si percorre la statale 344 direzione Porto Ceresio; passato Induno Olona transitando per la galleria, al primo semaforo ad Arcisate girare subito a destra in via Cavour. Dopo circa 150mt si incontra un passaggio a livello che si supera proseguendo diritti per altri 150mt fino ad arrivare ad un bivio in corrispondenza di una cappella posta come spartitraffico; girando sulla destra della cappella sci si trova di fronte il parcheggio sterrato, luogo di partenza. 

Descrizione del percorso: 
Il giro si snoda nei boschi che da Arcisate portano alla vicina Svizzera, alternando sentieri a tratti su asfalto a sterrate bianche che dividono i campi coltivati dai paesi. Passando da Baraggia per giungere nei paesini oltreconfine di S. Pietro e Ligornetto si giunge Tremona. Dopo una pausa ristoratrice e panoramica una divertente discesa riporta all’asfalto che ci condurrà alla vecchia ferrovia della Valmorea, che per alcuni chilometri sarà la nostra compagna nell’indicarci il percorso da seguire. Zizzagando fra binari, ruscelli ponti e radici arriveremo alle cave di Tufo, ormai in disuso da decenni e poi ci riavvicineremo ad Arcisate passando per la Folla di Malnate e l’Iper, sempre alternando sentieri ad asfalto. 

Descrizione dettagliata dell’itinerario:
da Arcisate si percorrono 2km di strada asfaltata in direzione Brenno Useria, per iniziare lo sterrato in corrispondenza di via Luscino. Da qui si prosegue dapprima per una carrareccia carrozzabile e poi, dopo aver attraversato nuovamente l’asfalto, per un sentiero dal fondo non sempre compatto che ci conduce a Baraggia. Dopo altri 2 km di asfalto ci inoltriamo nel bosco in corrispondenza di via Cantello. Qui percorriamo per alcuni km un sentiero nel bosco assai vario, con alcuni brevi strappi che faranno salire i BPM e ci faranno definitivamente scaldare. Il transito vicino ad una rete ed un cippo ben evidente ci fanno capire che stiamo abbandonando il suolo italiano per inoltrarci in quello elevetico, subito riconoscibile dalla segnaletica sempre presente e dalla migliore cura dei sentieri. Da qui in poi il percorso prosegue alternando in modo divertente sentieri ben curati a strade asfaltate, zizzagando fra prati, campi coltivati e giardini di privati. A Tremona affrontiamo l’unica vera salita del giro, che in circa 3 km ci fa guadagnare 200mt di dislivello su un acciottolato che in alcuni punti raggiunge pendenze non indifferenti. Quando ormai sentiremo il fegato in gola e i polmoni scoppiare ,eccoci arrivare in paese e da qui seguiamo le indicazioni per il Grotto Grassi, trattoria dalla storia centenaria immerso nel verde di uno splendido bosco, impreziosito dalla collocazione su un balcone naturale che ci permette di ammirare un panorama impagabile sul lago di Lugano che si estende proprio sotto di noi. Dopo una meritata sosta, chi ama la discesa può iniziare a scaldare i motori perché ci attende una discesa non lunga ma a tratti molto divertente e tecnica che chiude ad anello il percorso della salita e ci riporta in paese. Da qui si giunge a Rivera e poi seguendo la ciclabile si passa sotto i raccordi autostradali zizzagando lungo il percorso di un canale di irrigazione. Si arriva a Genestrerio e poi attraversando una rete si ritorna in Italia, proprio in corrispondenza dei binari della vecchia ferrovia della Valmorea che indicherà la direzione per continuare il giro. Infatti da qui in avanti costeggeremo i binari lungo un sentiero che si allontanerà solo a tratti con alcuni brevi strappetti di salita che ci manterranno caldi. Giunti ad incrociare la strada asfaltata che collega Rodero a Bizzarrone la si attraversa e si seguono le indicazioni per la stazione della ferrovia. Qui il percorso diventerà un po’ “sussultante e traballante” visto che per circa 1 km seguiremo proprio i binari, per poi abbandonarli, con le pupille che andranno su e giù, in corrispondenza di un sentiero che scende sulla nostra sinistra teoricamente chiuso al transito con bici e moto. Qui il percorso ci regalerà un’autentica perla, sconosciuta ai più: dopo aver guadato il torrente Ranza aiutandoci con dei massi che affiorano dalle acque, si aprono davanti ai nostri occhi le vecchi cave di tufo della Valmorea, ormai in disuso da tempo, ma che ci fanno ancora intuire con i solchi presenti nelle pareti della montagna quanto dovessero essere imponenti i macchinari utilizzati per l’estrazione. Il sentiero prosegue poi nel fondovalle fino a sbucare in località “folla di Malnate” poco prima della nuova rotonda. Si segue la strada fino al centro commerciale Iper per poi girare a destra in via Montenero che, con un’ultima breve salita su asfalto, transita nei pressi del campo da golf e poi ci riporta ad Arcisate transitando nella proprietà di un’azienda agricola e poi nella zona industriale fino al luogo di partenza.

altimetria percorso

Traccia GPS (file ZIP da scompattare)
Video della gita del 2008