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2002 - La mitica 2 giorni all' Alpe Devero

Sabato 7 e Domenica 8 settembre 2002

Come di consueto anche quest'anno si è svolta la fatidica due giorni attesa da tutti, e soprattutto da noi ragazzi dell'alpinismo giovanile.
Meta designata: alpe Devero con pernottamento al rifugio Castiglioni.
Il tempo, che per tutta l'estate aveva dato dimostrazione evidente di indisposizione, sin dal mattino alla partenza mantenne una linea nuvolosa alquanto minacciosa.
Ma noi uomini vissuti non ci siamo lasciati impressionare, dunque zaini in spalla!
La gloriosa colonna parte alla volta del Piemonte, ci fermiamo a ruminare a Baceno , sotto il parco naturale dell' Alpe Devero che ci aspetta impaziente.
Non tardano ad arrivare i primi goccioloni, e un cielo plumbeo avvolge in una tenue e candida nebbia le vette dei monti che i nostri occhi guardano con aria di sfida, non tardano ad arrivare infatti i primi lamenti : <Voglio tornare a casa, piove? Non trovo l’impermeabile!! >.
Alleggeriti gli zaini dalle vivande (e i grandi i fiaschi), ripartiamo in auto per superare Baceno e entrare nella stretta valle del Devero .
Visto che i protagonisti di quest'avventura, della serie "nuvola di Fantozzi" sono i nostri piedi lasciamo le auto e ci incamminiamo per raggiungere il rifugio , che due ore più tardi vede arrivare una comitiva che non si distingueva bene da una spugna per piatti.
L'atmosfera calda del rifugio ci fa però ben presto dimenticare la pioggia che cade incessante.
Dopo un bel piatto di polenta saliamo nella camerata a noi riservata a cui si giungeva tramite una ripida scala in stile pollaio raffinatissima.



La quale ha visto sicuramente rotolare un sacco di persone prima di noi. Ad ora inoltrata la nostra compagnia è ancora ben sveglia .
Allora nella mente dell'Arrigo e del Dario è nata un'idea diabolica: con i suoi due nipoti che sono carabinieri ci hanno fatto prendere una bella strizza raccontandoci di una fantomatica multa da pagare.
Alla fine l'autoritario Arrigo ripristina l'ordine nel rifugio e subito la camerata sprofonda nel suo russare in baritono accompagnati in un due quarti da Paolo e Giacomo.
Ci svegliamo sotto la stessa pioggerella che ci ha accompagnati Fino alla sera precedente.
Ma l'adunata è d'obbligo e dopo la colazione si parte all'avventura.
Lasciamo in rifugio tutto il superfluo, saliamo quindi per il lago Devero cancellando il programma iniziale di salire sulla parete nord - est.
Comunque non ci lamentiamo il giro del lago è stato piacevole e rilassante Il lago Devero ha una forma ad "U" ed è un lago artificiale vi sono quindi due dighe una più grande ed una più piccola, noi siamo partiti dalla minore . Il paesaggio nebbioso e fresco non perde il suo fascino ,anzi gli dona un aspetto sacro, quasi incantato, pervaso da una tranquillità eterna. Ci fermiamo a mangiare sulla riva, mentre la pioggia cade impercettibile su i nostri panini nei bicchieri di vino e sugli Zaini.



Ripartiamo poi alla volta della valle torniamo al rifugio a ritirare le nostre cose .



La felice (e zuppa) compagnia riparte barcollando (per la stanchezza non per il vino) verso le auto. E cosi come siamo arrivati la colonna parte per Varese, mentre la nuvola di Fantozzi si accinge a seguirci lasciando dietro di noi , sulla valle del Devero uno strappo azzurro cobalto.



LUCA DELL'APA






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