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Domenica 22 giugno Alagna Valsesia - C.le di Mud, rifugio Ferioli


Pronti , partenza , via! Meta: rifugio Ferioli (alta Valsesia), protagonisti i soliti intrepidi dell’A.g. di Varese.
Eccoci allora giunti all’ultima gita prima della lunga pausa estiva;una gita che, non a torto, è stata definita tra le più “toste” inserite nel programma, e certo non a ignoranza degli a.a.g.
(S)fortuna vuole che un gruppo di amici e simpatizzanti abbia deciso di unirsi all’allegra brigata, del tutto incoscienti al pericolo a cui andavano incontro, ma questi ultimi hanno dimostrato di appartenere alla classe “barcollo ma non mollo”.
Le nostre facce mutano già in disperazione all’arrivo del pullman, con decine di dita che indicano tremolanti la meta; la nostra avventura parte da 1264 mt. Il sentiero parte dalla statale sopra Alagna Valsesia ,dove lasciamo il nostro mezzo, seguendo poi il fianco del monte Tagliaferro(2964 mt.).
La nostra strada prende quota rapidamente o meglio, (tira da bestia), verso la metà del percorso attraversiamo l’alpe di Mud (1850 mt.), e ci affianchiamo al massiccio del Tagliaferro che si erge nella sua imponenza su tutta la valle.La prima parte del percorso procede senza particolari problemi a parte i soliti lamenti facenti parti dell’iter burocratico(fame, sete, sonno).
In definitiva arriviamo al rifugio aiutati dai denti e dalle unghie (questo significa lasciare il segno), accasciandoci a terra esausti, stramazzando, certo, come in uso in queste situazioni drammatiche si cerca di trovare sempre un pelo di positivo, e il Mao, che in testa ne ha ben pochi pensa bene di sfoggiare un’orrenda parrucca da Iron Maiden molto invecchiato (il che non è bello) per alleviare il peso degli anni che scorrono inesorabili.
Ma su col morale, la gita non è mica finita! Da qui coro di ovazione che incitano all’ammutinamento e alla lotta armata, infatti dopo aver mangiato e ben bevuto (eh!eh!) il sentiero si dilunga ancora (al sole), verso il colle di Mud dal quale ammiriamo il magnifico spettacolo della parete nord del tagliaferro, TONF!.
Si decide di ridiscendere lungo un nevaio, tanto per rinfrescarci un po’, e per imparare il modo corretto per scendere, al massimo si rispolverano le pantegane delle nevi.




Ma dopo una gita come questa, la cosa più istintiva è una sana battaglia a palle di neve!
Dopo aver finito la neve riescono a stento a riportarci sul sentiero del ritorno, anche se qualcuno conserva qualche residuo bellico nella manica del maglione.
Tremate nevai di tutto il mondo!

Il signor G.






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