Domenica 30 Marzo, come ormai è consuetudine abbiamo accompagnato gli amici dell’alpinismo giovanile del Cai di Giussano nella loro prima uscita stagionale, il loro accompagnatore Angelo (per gli amici Carne Magra), ci aveva chiesto di scegliere il percorso e la preferenza era andata per la traversata del Campo dei Fiori da Orino paese, al Forte, con rientro al S. Monte.
La mattina del 30, passaggio dall’ora solare all’ ora legale, quasi una tragedia, un gruppo silenzioso di ragazzi ed accompagnatori aspettava il pullman di linea per Orino, il silenzio stranamente rendeva ancor più bella la città deserta , i pochi passanti ci osservavano come fossimo zombi, non c’era in effetti molta differenza, il più stupito fu l’autista che non si aspettava certamente alla prima corsa domenicale così tanta gente.
Col passare del tempo, però, l’effetto magico del silenzio svaniva pian piano, la banda si stava svegliando, intendiamoci, ciò che per noi dell’Alpinismo Giovanile è la normalità per alcuni può essere “casino”, questione di valutazioni.
Arrivati ad Orino la comitiva era dunque ben desta, cosi come erano gli amici di Giussano, cosi come gli abitanti dopo l’attraversamento del paese della allegra comitiva, circa settanta persone.
Prima tappa alla Rocca, il castello è privato e solitamente non visitabile, la fortuna ( alcuni usano un altro termine) ha voluto che arrivasse il custode con le chiavi, che, molto gentilmente ci ha permesso una visita all’interno dell’antichissima fortezza.
Ripreso il percorso il ripida salita, l’allegra brigata ha fatto tappa al Pian delle Noci, “frugale spuntino” per riprendere le forze, (bisognerà rivedere il capitolo sull’alimentazione il montagna) e salita al Forte di Orino, la foschia non ci ha consentito di illustrare il panorama agli amici di Giussano, del resto buona parte di loro dopo aver pranzato si è brutalmente addormentata, cullata dal tepore primaverile e da un fresco venticello.
Dopo le foto di rito ci siamo rimessi in cammino per il S. Monte dove era in attesa il pullman di Giussano, i nostri di Varese hanno disdegnato il comodo pullman per continuare la discesa fino alla prima Cappella, che fisico!!.
Sul pullman di linea qualcuno ha organizzato un piccolo party, non è pensabile riportare a casa panini, merendine ecc., le tradizioni vanno rispettate, dagli zaini è uscito di tutto e di più, trasformando un dignitoso e serio pullman urbano in un negozio gastronomico.
La banda dunque ben rifocillata ha fatto ritorno a Varese.
La”terribile levataccia” della mattina era ormai cosa passata ed il sacrificio ricompensato da una bella giornata passata in allegria e con tanti nuovi amici.