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15 Marzo 2009 - Miniera - Martica - Pragambarit - Brinzio



DIFFICOLTA': E
DISLIVELLO: in salita mt.565, in discesa mt.516

Come tradizione ormai consolidata da anni la prima uscita dell’A.G. si svolge sul Massiccio del Monte Martica, a due passi da Varese.
Una sgambata per togliere la ruggine dell’inverno si può fare anche vicino casa, disponendo poi di mete interessanti dal punto di vista paesaggistico, naturalistico e geologico come la nostra Martica viene logico proporla.
Una notizia storica: Deodat de Dolomieu (1750-1801) notissimo geologo francese da cui prendono nome le Dolomiti, nella descrizione del suo “Viaggio attraverso le Alpi”definisce la nostra montagna come un enigma geologico.

MONTE MARTICA, BREVE STORIA GEOLOGICA

Nelle immediate vicinanze di Varese in direzione Nord-Ovest, vi è una delle più interessanti e una fra le più belle (dal punto di vista Geologico e Naturalistico) montagne delle Prealpi Varesine, è il massiccio della Martica.
La formazione di questa montagna con le sue effusioni di porfido è antichissima, con ogni probabilità, la sua storia geologica risale al periodo Triassico. ( 200 milioni di anni fa)
In quel periodo iniziava quel processo di evoluzione della terra conosciuto come deriva dei continenti, le enormi forze e le enormi pressioni in gioco, pressioni e forze che avrebbero spostato continenti innalzato montagne, creato mari e nuovi oceani, hanno prodotto fratture sul mantello originario di basalto ( lo strato solido del mantello terrestre, strato sul quale posano i continenti) permettendo cosi la fuoriuscita delle rocce allo stato plastico sottostanti, fra queste il Porfido che è classificata come una roccia EFFUSIVA.



Gli affioramenti di porfido nell'alto Varesotto sono concentrati in un'area abbastanza limitata che comprende la dorsale che va da Cuasso al Monte al monte Piambello, al monte Mondonico, ed alla Martica, queste alture sono di gran lunga più antiche di tutte le altre che gli stanno attorno, infatti solo dopo alcuni milioni di anni si sarebbero innalzati dal fondale marino, cozzando contro lo zoccolo di porfido esistente, il Campo dei Fiori, il Minisfreddo, il Poncione di Ganna, ecc, le rocce che le formano sono infatti SEDIMENTARIE, cioè dolomie e calcari che costituivano il fondo marino del periodo Triassico.
In altre ere, molto più vicine a noi nel tempo, le glaciazioni avrebbero portato i detriti morenici che avrebbero formato lo colline delle nostre Prealpi. Nella valle di Intrino a Brinzio, sono ancora visibili gli effetti di queste glaciazioni, enormi massi di granito, trasportati dai ghiacciai e depositati al loro ritirarsi, circa 15/18 mila anni fa.
L'erosione dovuta agli agenti atmosferici, pioggia, neve, ecc. hanno arrotondato le cime delle colline e scavato nei millenni successivi tutte quelle piccole valli che possiamo oggi vedere
La Martica (1032 Mt.) ed il vicino Monte Chiusarella ( 915 Mt.) che fanno parte del Parco del Campo dei Fiori, sono una riserva naturale protetta, la flora che possiamo osservare è semplicemente splendida, dalle orchidee, alle genziane, ellebori, ginepri, pini silvestri, faggi, larici, betulle, ecc. fanno di questa montagna, un' angolo di paradiso.

Ma torniamo alla nostra gita:
Ritrovo ore 8 in piazzale Ippodromo fermata bus di linea Varese Ganna (ampio parcheggio libero) Scesi dal bus in località S. Gemolo (mt. 467) prenderemo il sentiero che passa dalla Miniera Valvassera ( si estraeva galena d’argento) e per un sentiero estremamente panoramico saliremo alla Vetta della Martica (mt 1032). Firmato il libro di vetta scenderemo per la colazione a Cascina Pregambarit ( ampio spazio prativo con vicina sorgente) Ore 15 partenza per Brinzio (mt 516) dove alle ore 16,15 prenderemo il bus di linea che ci lascerà all’Ippodromo.

Abbigliamento: Solito da montagna Colazione al sacco

Possibili varianti: se il gruppo ha voglia di camminare possiamo scendere a S. Ambrogio passando dalla Cascina Tagliata e prendere il bus di città che ci porterà sempre all’ippodromo








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