ITINERARI SCIALPINISMO E RACCHETTE - TRAVERSATA MONTE CAZZOLA (clicca sulle foto per ingrandirle)


Itinerario percorso da Giovanni Pagnoncelli - ISA

Traversata Monte Cazzola, 2330 m - Punta d'Orogna, 2447 m
Dislivello: 850 m ca. - Tempo di salita: 3 h - Difficoltà: MS - Esposizione: NE
Periodo consigliato: dicembre - aprile - Note: itinerario sicuro e pittoresco


Quando su tutte le Alpi il pericolo di valanghe obbliga a casa tutti gli sci alpinisti, il M. Cazzola risulta essere la gita più frequentata dell'Ossola. E' adatta quindi anche come prima gita di stagione e ai principianti per la facilità dei pendii e dell'itinerario. Molto pittoresca la Val Misanco il cui unico difetto quello di essere alla portata di qualche sciatore fuoripista che proviene dall'ultimo impianto dell'Alpe Devero.

Dal parcheggio dell'Alpe Devero addentrarsi nel paese e dirigersi a sinistra in direzione degli impianti. Cento metri prima della partenza della seggiovia attraversare il torrente e dirigersi verso la frazione Piedimonte rimanendo al margine della Piana. Appena dopo riattraversare il torrente sulla destra orografica e, percorrendo il sentiero estivo, risalire il bosco di larici entrando nella Valle Misanco.

Il bosco si dirada e la pendenza diminuisce, l'Alpe Misanco (1907 m) invita ad una sosta. Proseguire leggermente a sinistra nella valletta che porta su un altopiano da cui si raggiunge, diritti, la croce di vetta del M. Cazzola dai facili pendii nord.

Proseguire verso ovest su un costoncino perdendo una trentina di metri (punto in cui prestare un po' di attenzione) e, per evidenti e bucolici dossi che costeggiano il ripido versante SE, proseguire fino alla Punta d'Orogna, massima elevazione in tal direzione.

In discesa rimanere in Val Buscagna in direzione del Lago Nero (1974 m) dal quale, verso est, si apre un canalino che porta sull'Alpe Misanco.

In caso di forte pericolo valanghe, per evitare l'ultimo canalino, è consigliabile ripercorrere la Val Buscagna sulle tracce di salita fin sotto il M. Cazzola, continuare sotto il suo pendio ovest e risalire un centinaio di metri fino all'altopiano sopraccitato. Scendere infine in Val Misanco sulle tracce di salita.



Se vuoi avere altre informazioni scrivi a Giovanni Pagnoncelli - ISA - www.montezeus.it


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