SPEDIZIONI INTERNAZIONALI

CINA: GUIZHOU EXPE 2001

Hong Lin è un piccolo villaggio della Cina meridionale, sorto all’interno dell’area carsica più estesa del pianeta. Un grigio edificio si affaccia sull’imponente ingresso di Shui Xiang Dong, l’enorme cavità che si apre proprio sotto la piazza del paese. Costruzione fatiscente per occhi abituati al benessere, accogliente dimora per altri occhi o in altri contesti; qui viene adibito il "campo base" per un gruppo di speleologi italiani.

La spedizione fa parte di un progetto di collaborazione tra Italia e Cina iniziato alcuni anni fa. La Normal University of Guyang fornisce il supporto logistico e appoggia le ricerche condotte dal Museo di Storia Naturale di Verona. I conservatori delle sezioni di geologia e zoologia coordinano speleologi di varia provenienza: Varese, Milano, Verona, Trento, Bologna.

I risultati non mancano: pozzi, meandri e gallerie spesso imponenti vengono percorsi ed esplorati; (quest’anno sono stati topografati oltre 7 chilometri, più di 12 in quello precedente).

Molti i dati raccolti e tante le sorprese: forte è stata l’emozione quando, all’interno di una grotta, abbiamo notato un gruppo di piccoli pesci ciechi e quasi trasparenti; la specie è ora allo studio degli zoologi.

La zona è interessante anche per altri aspetti: la popolazione, prevalentemente dedita ad attività agricole, è composta da minoranze etniche. È gente povera, accogliente e generosa; la curiosità è stata forte e reciproca (quest’area è stata riaperta agli occidentali solo recentemente). Nonostante le difficoltà di comunicazione, preziosa è stata la spontanea collaborazione della popolazione locale, che ci ha indicato ingressi e prosecuzioni a loro ben noti; molte di queste grotte, infatti, sono state sfruttate e utilizzate nel corso dei secoli e conservano tracce di antichi insediamenti. Mura, forni, tombe e altri reperti sono stati rilevati e documentati dai due archeologi che ci hanno accompagnato.

Ho potuto partecipare a due spedizioni in questa remota zona della Cina e impressionante mi è sembrato il cambiamento, dopo un solo anno, della città di Guyang (sede dell’università e dell’aeroporto più vicino) e delle zone circostanti: regione affascinante e inquietante.

Come lo scorso anno, tra qualche mese, un gruppo di ricercatori cinesi tornerà a visitare l’Italia; verranno ospitati, tra gli altri, anche dagli speleo varesini.

Cristina Ciapparelli




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